Ultimamente sono ritornato nella città che mi ha cresciuto: Palermo.
Da qualche anno vivo in Romagna e ogni tanto, per questioni burocratiche, mi tocca prendere l’aereo per andare nel capoluogo siciliano.
Palermo, bella Palermo. Avevo già espresso belle parole, su questa magnifica città, in un libro che sto scrivendo.
Purtroppo, camminando nel centro della città, meta delle mie “scartoffie”, mi sono imbattuto in una realtà che è difficile, se non impossibile, incontrare nella zona in cui vivo: il randagismo.
Passo davanti ad uno dei locali di ristorazione più famosi di Palermo e noto che davanti ad una delle vetrine c’è un cane di taglia media rannicchiato il più possibile per limitare il freddo. Da buon amante dei cani e loro difensore, mi sono avvicinato per vedere se fosse in buone condizioni. Dopo una rapida occhiata mi sono accorto che dalla sua vagina usciva del sangue. Ho anche io una femmina di cane e so se si tratta di ciclo mestruale o meno.
Mi avvicino e lei non si muove di un centimetro, la tocco sulla fronte ma non apre gli occhi. Le tocco il naso, asciutto come il deserto. Decido di intervenire; chiamo il 112 e il carabiniere di turno mi da un po’ di numeri utili.
Chiamo la polizia municipale (ore 8.35) e non risponde nessuno; chiamo la Forestale e mi dicono che non è un problema di loro competenza; chiamo il Canile e, dopo aver precedentemente fatto alcuni tentativi (telefono sempre occupato), finalmente riesco a parlare con qualcuno del personale. Comunico nome, cognome e numero di cellulare, spiego la situazione e l’operatore mi tranquillizza dicendomi che in pochi minuti sarebbero passati a prendere la cagna.
Purtroppo, i miei impegni inderogabili, mi obbligavano a lasciare il posto. Quindi, decido di parlare con il titolare del negozio davanti al quale giaceva il quadrupede, chiedendogli di dare un’occhiata all’animale poichè da lì a poco sarebbero arrivati, in soccorso, i volontari del canile . Dopo un paio d’ore, avendo sbrigato tutte le mie pratiche, torno davanti al negozio e il titolare mi dice che i volontari del canile erano arrivati cinque minuti dopo che me ne andassi io.
Tutto è bene quel che finisce bene. MACCHÉ!
Faccio un po’ di strada a piedi per rivedere le bellezze architettoniche di Palermo e noto, con mio grande dispiacere, che quasi in ogni via incontro un cane randagio. Dentro di me penso che se ci trovassimo indietro di due o tre secoli, tutto questo sarebbe normale. Ma quello che mi chiedo è anche peggio: “Come pretendiamo, nel 2009, di definire civile e civilizzata una popolazione che ha ancora per le sue strade cani randagi? Una città con un milione di abitanti che, pur vedendo una situazione come quella della cagna da me soccorsa, continuano a camminare per la loro strada, fregandosene altamente.”
E ancora mi chiedo: “Come possiamo, nel 2009, lasciare che un allevatore utilizzi il metodo della selezione naturale per formare dei cani da caccia? Lasciar morire di fame e di sete, senza alcun riparo dalle intemperie, decine di cani solo per il puro piacere di avere “un perfetto cane da caccia” che serve solo a riportare o ad indicare una preda già uccisa?
NEL 2009?!? ESISTONO ANCORA QUESTE COSE?”
Ancora, purtroppo in Italia, manca la cultura e il rispetto verso il mondo animale. Pochi italiani, che hanno un cane in casa, trattano il loro amico a quattrozampe come un membro della famiglia. Siamo ancora lontani dal definirci, noi italiani, amanti degli animali se, al minimo cenno di richiesta di soccorso, neghiamo qualsiasi aiuto.
Dovrei essere io a chiamare il Canile per segnalare la presenza di randagi lungo le strade o dovrebbe essere compito del Comune di questa o quella città far girare quello che una volta era l’accalappiacani?
Se fai una domanda di questo genere a qualsiasi sindaco di qualsiasi città italiana, egli ti risponderà: “non abbiamo i fondi necessari per svolgere questo tipo di servizio. “
A queste parole, un qualsiasi individuo, dotato di buon senso civico, urlerebbe: “ALLORA CAMBIATE MESTIERE!
Invece di chiamare per la festa dell’ultimo dell’anno, cantanti che per fare quattro canzoni, pretendono decine di migliaia di euro , che utilizzassero almeno, una parte di questi soldi (NOSTRI) per occuparsi del randagismo.
Alcuni mi bacchetteranno dicendo che prima degli animali bisogna pensare agli uomini. VERO.
Ma l’uomo se ha bisogno, parla, grida, urla, piange. Il cane no.
Allora, Dio benedica tutte quelle persone della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Giorgio Panariello, le associazioni in difesa dei quattrozampe e tutti i veri amanti dei cani, perchè LORO DANNO VOCE A CHI NON PUÒ PARLARE.
Tony Troja
“in Italia, manca la cultura e il rispetto verso il mondo animale”.
Per fortuna non in tutta l’Italia,solo nella parte più miserabile.
By: marco on settembre 5, 2009
at 12:26 am
sei grande
By: rita on settembre 16, 2009
at 2:26 PM
BRAVO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
By: DIEGO on settembre 29, 2009
at 8:46 am
Perfettamente d’accordo. A milano il randagismo è molto meno evidente. Nel mio quartiere poi, la ben serrata rete di cinofili è vigilissima, anche per la presenza massiccia di cinesi, che di recente hanno dimostrato di far letteralmente macello, per loro cultura, di cani e gatti.
By: w.zena on ottobre 1, 2009
at 11:27 am
Tony, tu sei siciliano. Ora non vivi là, ma immagino che hai ben presente che la gente lì tiene, mediamente, altri pensieri per la testa.
Non che sia una giustificazione, dico solo che l’attenzione e la cura verso determinate cose, che si traduce con l’approccio a un determinato gradino della scala della civiltà, si manifesta soltanto quando è tutto ok al gradino precedente.
Purtroppo è una questione di priorità. Pur comprendendo il tuo pensiero e il tuo sentimento verso gli animali, avendo vissuto per 26 anni della mia vita a Napoli, difficilmente mi immagino il napoletano medio afflitto da 200 cazzi per la testa, accorgersi del cane che sta soffrendo per strada (anche se sinceramente questa cosa è più vera ora che in passato, dove ho visto tante persone prendersi cura di animali randagi – e questo indica solo un peggioramento delle cose).
Me lo aspetto di più da qualcuno che gira (estremizzo) per le strade di Salisburgo, dove il problema più grosso che hanno e se qualcuno butta una gomma da masticare a terra.
Anzi, col peggiorare delle cose, sinceramente ho visto trasformazioni nel popolo napoletano che non mi sarei mai aspettato: la gente sta talmente imbastardita dai problemi e la bassa qualità della vita, che a stento nota gli altri esseri umani per la strada.
È una situazione terrificante, ma purtroppo è una realtà. Una realtà che ci fa capire quanto stiamo inguaiati.
Saluti,
Vincenzo.
By: Vincenzo on ottobre 6, 2009
at 1:31 PM
Ma alla fine sei riuscito a sapere qualcosa di quella cagnolina vicina al negozio?
By: Guido on ottobre 6, 2009
at 7:39 PM
Condivido le parole di Tony. Trent’anni fa (io ero tredicenne) si stava meglio. In tutti i sensi !!!! C’erano le istituzioni, le poersone erano più sensibili più umane!!!.
Rimpiango quei tempi. Verooo!!!
By: Michelangelo on ottobre 12, 2009
at 8:00 am
La cosa è inquietante ma non tanto fuori dal normale se si considera una realtà che è quella siciliana.
Io sono nato e vivo a Catania, città d’arte stupenda, e si ferma li!
In una città che supera i 350 mila abitanti è assurdo pensare che non sia operativo (ormai da anni) un canile comunale, o anche privato o sceso dalla luna o chissà cosa..!
By: Sapuppo Salvatore on ottobre 12, 2009
at 8:45 am
ciao tony
purtroppo l’italia è troppo impegnata per pensare ai cani è più utile fare un ponte oppure l’alta velocità….io da AMANTE degli animali purtroppo a casa posso solo tenere la mia adorata cagnolina adottata quando aveva tre mesi perchè non ho il posto per altri animali….condivido in pieno le tue parole…in italia servirebbero molti più tony troja!!!!!
By: dante on ottobre 12, 2009
at 10:18 am
Grazie TONY!!!!!!!!!!
Ste
By: Stefano on ottobre 14, 2009
at 11:28 am
e ti sorprendi? la tua (per tua fortuna) ex città è allo sbando totale, ed i nostri concittadini non sanno far altro che stare a guardare!!! non un’iniziativa, non un movimento, nulla!!!!!
By: marco on ottobre 15, 2009
at 12:04 PM
GRANDE TONY.
By: apparente esistenza on ottobre 17, 2009
at 1:33 PM
😦 Tanto triste quanto vero.
By: cloudres on ottobre 17, 2009
at 2:29 PM
Purtroppo è raccapricciante quando ci si guarda attorno con gli occhi del cuore aperti e si vede gente apatica, schiva, tracottante e poco consapevole rea di rendere incivile la nostra terra… Ti stimo molto…
By: Irene on ottobre 30, 2009
at 1:59 PM
Caro Tony.
E’ da poco che ti seguo su youtube grazie a mio figlio che mi ha fatto vedere un tuo omaggio al nostro supereroe…
Ed ora ho visto questo blog.Visto che gli inserimenti sono un pò datati,spero che ogni tanto tu lo aggiorni con qualche nuovo argomento.
Io ho qualche anno più di te ma è da parecchio tempo che ho capito che la bestia più stupida che c’è al mondo è proprio l’uomo.A questa mia affermazione si incazzano solo quelli che il cervello serve loro solo per riempire il cranio.Nel novantanove,9 % dei casi l’aggressione da parte di cani è dovuta alla cattiva gestione da parte del padrone.Poi,e questa è una mia opinione,così come l’uomo può impazzire(ma l’uomo è sempre in uno stato di pazzia),perché un cane non potrebbe impazzire?Gli uomini vengono curati,e allora che vengano curati anche i cani!Ciao e continua così che vai forte.
By: Tony on ottobre 31, 2009
at 8:32 am
vero. tutto vero. sono pienamente daccordo con te. purtroppo non solo verso i randagi c’è del menefreghismo ma anche verso le persone eh..si propio cosi.. nei confronti dell’uomo c’è soprattutto l’omertà. toni ho apprezzato i tuoi video e tutto cio che hai “messo” insieme; ma purtroppo siamo in italia e ricordati che la prima presa per il culo viene propio entrando in un aula di tribunale. “LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI”….MA NON TUTTI SONO UGUALI PER LA LEGGE. quando vedro’ scritto anche questo dietro le spalle del giudice forse..allora.. avro’ un po’ più di fiducia nella legge.. saluti stefano. reggio emilia
By: stefano on novembre 6, 2009
at 3:58 PM
Caro Tony, capisco il tuo sentire perché adoro gli animali – tra l’appartamento dove vivo, a Roma, e la casa dove vivono i miei, accolgo 4 trovatelli che abbaiano e 4 che miagolano. E un pavone. – Nel 2006 feci 10 giorni di vacanza in Sicilia, con zaino e tenda. Di recente rivedevo le foto di Palermo: bella da mozzare il fiato. Poi, tra le foto, uan che avevo fatto per denuncia: un cane morto, per strada, sul marciapiede, tra i passanti turbati e incazzati (perché le istituzioni fanno acqua ma gli italiani, almeno la parte sana, è 100 volte meglio di chi li rappresenta). Nessuno dei preposti riusciva a passare almeno a prendere il cadavere, il cane è stato lì una decina di ore. Leggendo La Repubblica il giorno dopo, in treno, c’era spiegato di più: il cane era stato investito da una macchina di mattino presto ed era morto sul marciapiede dopo qualche ora di agonia.
Da romana d’adozione mi viene da dire che per la situazione presente bisogna pure dire “grazie” agli omini d’oltretevere: non manca mai quello che dice che se le italiane non fanno figli è perché amano gli animali – l’assenza di welfare e la legge 30 non contanto ovviamente – e che se ami gli animali non puoi amare gli esseri umani. Io, che grazie a dio sono atea, la vedo al perfetto contrario e un certo Francesco d’Assisi, ben più titolato di me, era d’accordo.
By: Sonia on novembre 18, 2009
at 1:42 PM
Ciao Tony
mi trovo a New York per lavoro (e ho partecipato al no-b day qui). Questa città è assurda ma molto bella. Vedere, girando sulla metro, tutte queste persone di origine etnica diversa ma tutti americani è molto bello in momento così razzista per il nostro paese.
In questi giorni fa molto freddo. Per strada ci sono persone randage. Quasi tutti quelli che ho visto io sono neri ma forse è una esperienza parziale.
Comunque sono randagi. Infreddoliti … anzi direi pronti a morire di freddo.
Io e dei miei amici ci siamo fermati e così anche un’altra persona, perché uno di questi randagi umani stava letteralmente morendo di freddo. Ma il resto dei milioni di abitanti che passavano di la non si è nemmeno fermata. Però si sono fermati per assistere alle riprese di una scena di un film, mi dicono con Matt Daemon.
Quell’uomo, mezzo morto di freddo, in realtà pur restando un disperato homeless, avrebbe visto aumentare le sue possibilità di sopravvivenza con una giacca di paille, un cappello da 10$, una sciarpa e dei guanti. 100$ in tutto. E’ quello che stavamo per prendere in un negozio se nel frattempo, per altre ragioni, non fosse passata di li una ambulanza. L’abbiamo avvertita e se ne sono occupati loro. Ma resta che gli altri se ne sono freegati.
Ecco penso che la rivoluzione viola serva anche li, per diventare sufficientemente coscienti che basta poco, un po’ di coscienza comune, perché cani e uomini possano avere almeno una vita se non una vita felice. E magari anche una vita felice.
By: actarus2971 on dicembre 8, 2009
at 4:45 am
“l’uomo a dominato l’uomo a suo danno” e sara’ sempre peggio, figuriamoci con gli animali.. Grande Tony. La verità rende liberi..
By: antonio on dicembre 26, 2009
at 7:05 am
Io non sopporto questa cosa. Animali di serie A e di serie B. Se ami gli animali non li mangi.
By: Giuliano Frontini on gennaio 4, 2010
at 12:52 am
si lo so é un vero schifo, poi la cronaca è ben peggiore di quello che si vede per strada…
In realtà i fondi per il randagismo ci sono e sono stati stanziati, ma ci sono parecchi criminali che, aprono dei canili privati per usufruire di questi fondi e si fanno affidare i cani, e poi li fanno morire di fame e malattie e si intascano tutti i soldi.
Li liberano in strada e li riaccalappiano per intascarsi anche i soldi dell’accalappiamento…
I cani che vedi in strada forse stanno meglio di quelli nei canili lagher che ci sono sparsi in tutta italia e gestiti dalla malavita!
Almeno in strada possono mangiare dai bidoni e rischiano meno contagi…
Questa NON E’ UNA MIA OPIONIONE ma la cronaca documentata in vari servizi e articoli di giornale che potete trovare ovunque in rete…
By: Alberto on aprile 7, 2010
at 2:12 PM